Gratuito patrocinio (Patrocinio a spese dello Stato)

L'Avv. Enea Ciri è iscritto nell'elenco degli avvocati abilitati al gratuito patrocinio a spese dello Stato 

presso l'Ordine degli Avvocati di Terni per l'assistenza in materia civile e penale. 


L’istituto del patrocinio a spese dello Stato è riconosciuto sia nei processi innanzi all'autorità giudiziaria civile, sia innanzi all'autorità giudiziaria penale.


Condizione per l'ammissione è quella di essere titolari di un reddito annuo imponibile - secondo l'ultima dichiarazione dei redditi disponibile - non superiore a euro 12.838,01 (ultimo aggiornamento del Decreto del Ministro della Giustizia).


Gratuito Patrocinio nei giudizi civili

Il beneficio del gratuito patrocinio può essere richiesto dalla persona in qualunque stato e grado del processo, fermo restando che l'agevolazione produrrà il suo effetto solo per le attività successive al momento dell'ammissione.
Per la determinazione dei limiti di reddito 2024 per l'ammissione al beneficio (€ 12.838,01 Decreto Ministero Giustizia pubblicato 10/05/2023), si tiene conto anche dei redditi percepiti dalle persone conviventi con il richiedente, salvo che la controversia riguardi diritti della personalità (separazione, divorzio, ecc.) o riguardi interessi confliggenti con quelli dei componenti il proprio nucleo famigliare. La parte soccombente e ammessa al beneficio, tuttavia, non può giovarsi dello stesso per proporre impugnazione, salvo che per il risarcimento del danno nel processo penale.

Si presti attenzione al fatto che l'art. 125 D.P.R. n. 115/2002 prevede la reclusione da uno a cinque anni e la multa da € 309,87 a € 1.549,37 per “chiunque, al fine di ottenere o  mantenere l'ammissione al patrocinio, formula l'istanza corredata dalla dichiarazione sostitutiva di certificazione, attestante falsamente la sussistenza o il mantenimento delle condizioni di reddito previste”.

Gratuito Patrocinio nei giudizi penali

L'istituto prevede il patrocinio a spese dello Stato nel processo penale per la difesa del cittadino (e dello straniero o dell'apolide residente nello Stato) che risulti indagato, imputato, condannato oppure persona offesa dal reato o danneggiato.

La disciplina si applica anche nei processi di competenza del Tribunale di Sorveglianza.

La soglia di reddito per l'ammissione al beneficio è elevata di € 1.032,91 per ognuno dei famigliari conviventi col richiedente.

Anche per le procedure penali si presti attenzione al fatto che l'art. 125 D.P.R. n. 115/2002 prevede la reclusione da uno a cinque anni e la multa da € 309,87 a € 1.549,37 per

“chiunque, al fine di ottenere o mantenere l'ammissione al patrocinio, formula l'istanza corredata dalla dichiarazione sostitutiva di certificazione, attestante falsamente la sussistenza o il mantenimento delle condizioni di reddito previste”.